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Timo
ACQUA AROMATICA NATURALE ALIMENTARE. Tutti i benefici in un unico prodotto.
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Food
Il timo è un ingrediente versatile della cucina mediterranea non solo per aromatizzare ed insaporire svariate pietanze cotte al forno o in padella ma anche per torte e tortini a base di agrumi, frutta e cioccolato. Si abbina splendidamente con il pollo e le carni bianche perché conferisce un sapore terroso ma sottile che non domina gli altri sapori del piatto. È inoltre una scelta abitudinaria per condire verdure arrosto dove il suo sapore si intensifica e si miscela con la dolcezza naturale dei vegetali caramellati. Le sue note aromatiche complementano la delicatezza dei pesci cucinati al forno o al cartoccio. Altri abbinamenti azzeccati con il timo sono miele, aglio, olive, scorza di arance e di limone, pepe, pomodori, cannella e cipolle. Inoltre, il timo aiuta la conservazione e contrasta la formazione di muffe.
Mixology
Apprezzato nella preparazione di liquori e vini particolari, in tema mixology è ideale per aromatizzare distillati forti e tra i bicchieri con nota di timo maggiormente apprezzati risultano Gin Tonic, Daiquiri, Virgin cocktail e Limoncello, mentre tra gli analcolici spiccano quelli a base di frutta. Che sia per la preparazione di cocktail, long drink, short drink o analcolici, il timo regala il suo carattere speziato ovunque lo si usi. Grazie alle sue proprietà protettive delle vie respiratorie, si può tranquillamente pensare a delle versioni calde dei classici, da gustare nelle sere invernali per scaldarsi e decongestionare l’organismo.
Curiosità
La storia del timo è molto antica e affonda le sue radici nella civiltà sumera. La prima menzione scritta risale alle famose tavolette cuneiformi del 2400 a.C. in cui sono riportati i primi testi medici con una ricetta per un impiastro realizzato con timo essiccato, pera, fico e acqua. Nel mondo greco la pianta veniva chiamata “thymus” da “thymos” che significa vitalità e respiro, i greci lo bruciavano anche nei loro templi poiché credevano che avrebbe portato loro coraggio e li avrebbe purificati. Gli egizi si affidavano alle sue virtù nel processo di mummificazione, i romani ritenevano il timo un simbolo di coraggio e forza tanto che i soldati, prima di andare in battaglia, facevano bagni a base di timo e bevevano tisane di timo per rinvigorire lo spirito. Inoltre, si credeva che portare semplicemente con sé il timo potesse portare fortuna e allontanare le energie negative. A questa erbetta anche la medicina ha riconosciuto proprietà antisettiche, tanto da essere considerato “l’antibiotico dei poveri”. Plinio il Vecchio lo raccomandava per combattere il mal di testa e le morsicature, mentre il botanico Mattioli affermò che è un ottimo rimedio contro l’asma, i reumatismi, le infezioni della vescica ed i batteri dell’intestino. Galeno, medico e filosofo greco, lo raccomandava per i dolori articolari e lo considerava il più potente antisettico conosciuto, infatti veniva usato anche per la conservazione degli alimenti. Gli etruschi ed i romani cominciarono ad introdurre il timo in cucina per aromatizzare formaggi e liquori. Il timo è stato effettivamente diffuso in tutta Europa dai romani poiché credevano fosse un’erba importante e la portavano con sé ogni volta che invadevano un’altra parte dell’Europa. Lo piantavano dove si accampavano. In questo modo il timo si diffuse in tempi relativamente brevi.