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Lavanda Casola
ACQUA AROMATICA NATURALE ALIMENTARE. Tutti i benefici in un unico prodotto.
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Food
La lavanda è tra le piante più iconiche di sempre grazie al suo piacevole profumo ed al suo colore che pennella di viola i campi in estate. Usata in fiori o come essenza, oggi si fa spazio in cucina per aromatizzare una grande varietà di cibi, tra cui il classico risotto al vino bianco, il pane, le carni bianche, il pesce, la frutta, nonché il miele. Quest’ultimo già sperimentato in un gustoso contorno, quello di fichi con miele alla lavanda, che sancisce la versatilità di questo bellissimo fiore estivo. La lavanda regala un ottimo sapore se aggiunta ai dolci come nella crema di mascarpone del tiramisù per avere un classico italiano in una nuova e profumatissima veste. Un altro test ben riuscito è la cheesecake alla lavanda, ricetta approdata questa volta da Istanbul. Non ci si può dimenticare di menzionare il suo utilizzo per le intramontabili tisane calde o fredde dall’intensa profumazione.
Mixology
La lavanda è una pianta aromatica molto versatile nel suo utilizzo in miscelazione per cocktails e drinks analcolici: dai grandi classici rivisitati in chiave botanica alle nuove proposte giovanili e di tendenza, come i bitter ed il gin alla lavanda, consentendo quindi di caratterizzarli con un tocco personale e creativo. Da scoprire anche con drinks a base di frutta per valorizzare il suo sapore dolce e floreale.
Curiosità
Le origini della lavanda non sono certe. La teoria più accreditata ritiene che siano stati il botanico e medico greco Dioscoride e Plinio il Vecchio a citare per primi questa pianta anche se con un nome diverso. Racconti popolari narrano che la parola lavanda derivi dal latino lavare per la sua azione detergente, conosciuta e sfruttata dai romani che la usavano nei bagni termali per profumare l’acqua. Inoltre, facevano largo uso dei suoi fiori poiché ne ricavavano l’essenza che, secondo la scienza medica del tempo, aveva numerose proprietà mediche: purificanti, antisettiche, antibatteriche, antireumatiche ed antinfiammatorie. Estraevano anche un olio essenziale che adoperavano nella cura delle bruciature e delle punture di insetto. Nel Medioevo i monaci la inserirono in molte ricette culinarie per coprire gusti e sapori non gradevoli, oltreché in rimedi medicamentosi. Nell’Inghilterra Elisabettiana le dame cucivano sacchetti di lavanda nelle vesti per lasciare una scia profumata e fu in quel periodo che si cominciò a usare i sacchetti di lavanda come rimedio antitarme negli armadi e nei cassetti. Anche gli antichi egizi sapevano apprezzarne il suo profumo intenso e la sua capacità di respingere falene ed insetti.